lunedì 3 maggio 2010
GOLFO DEL MESSICO … UN DISASTRO EVITABILE
AMBIENTE E RINNOVABILI, LA RICETTA PER CONTENERE I COSTI ENERGETICI
Il costo dell’energia sarà sempre più rilevante. Spesso, o sempre, nessuno include quelli indiretti, relativi ai danni ambientali e per il ripristino.
Negli ultimi anni si parla, finalmente, delle emissioni di CO2 ed i suoi riflessi sull’ambiente ma si trascurano i costi per contenere disastri causati dalla produzione di energia. Ultimo esempio di costi da attribuire alla produzione di energia, da fonti fossili, è il disastro causato dalla piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico…… . i cui costi per il contenimento sono ingenti ma nulla a confronto con quelli generati dai danni ambientali nei prossimi cinquant’anni, qual è l’incidenza per barile? e cosa succederebbe con l’energia nucleare??
Spesso si valutano solo alcuni aspetti. Egoisticamente gli Stati ed ogni singolo cittadino guardano esclusivamente il costo d’approvvigionamento dell’energia.
L’ultimo disastro in cui è incorsa la piattaforma estrattiva localizzata nel Golfo del Messico può essere lo spunto per alcune riflessioni:
- l’estrazione di petrolio in off shore (attraverso piattaforme marittime) ha un costo di ben 8 volte all’estrazione da pozzi su terra ferma;
- oggi l’estrazione in off shore è pari a pochi punti percentuali sul totale estratto;
- nei prossimi anni l’estrazione in off shore giungerà all’80% a causa della riduzione delle capacità dei pozzi su terra ferma.
allora riflettiamo:
- quali costi avrà il petrolio e l’energia da essa prodotta?
- Se le aziende estrattrici, per la sicurezza ambientale, incrementeranno i loro costi, quali saranno i prezzi?
- Se il giusto addebito dei costi ambientali sulle aziende estrattrici verrà ribaltato sui consumatori, quale prezzo avrà il petrolio e le energie da essa prodotte?
- Se, come ritengo giusto, le popolazioni limiteranno l’estrazione in off shore e la produzione di energia che possa arrecare rischi per l’ambiente, la scarsità a quali prezzi porterà il valore del petrolio e dell’energia?
Quindi il costo delle tecnologie per autoprodurre il proprio fabbisogno, privato o di un intero Stato, è ancora tale o è la soluzione, anche economica, per Stati, Comuni e singole unità immobiliare?
Occorre che tutti si impegnino per la produzione di energie da fonti rinnovabili e ci si liberi dai vincoli verso i fornitori di energie rischiose per l’ambiente, sempre più costose.
"Considerate le nostre esigenze energetiche - ha dichiarato Barack Obama parlando, con a fianco il segretario agli Interni Ken Salazar, alla base dell'Air Force di Andrews - per aumentare la crescita economica, creare posti di lavoro e mantenerci competitivi, dobbiamo sfruttare le fonti tradizionali, mentre facciamo aumentare la produzione di energie rinnovabili. Una strategia più ampia - ha detto - che ci farà spostare da un'economia basata sui carburanti fossili e sul petrolio straniero ad una che si fonda maggiormente sui carburanti prodotti internamente e sull'ENERGIA PULITA".