Ancora pochi giorni per partecipare all'Award sulla Sostenibilità organizzato dalla Compagnia delle Opere (CDO).
L'iniziativa, alla sua seconda edizione, conclude le iscrizioni il prossimo 30 settembre che, in questa edizione aperta a tutte le imprese italiane, permetterà di misurare la propria sostenibilità e premiare le imprese sostenibili nelle 4 categorie:
* PMI ed organizzazioni non profit di produzione
* PMI ed organizzazioni non profit di servizi
* Grandi imprese ed organizzazioni non profit
* Edilizia
e le eccellenze nelle singole aree della sua Meccanica:
# infrastrutture
# processi produttivi
# servizi, prodotti e ciclo di vita
# distribuzione / commercializzazione
# sostenibilità negli acquisti e lungo la catena di fornitura
# impegno sociale
con premi, emblema della sostenibilità, quali i certificati di compensazione volontaria della CO2 emessa, attraverso la partecipazione ai progetti dei grandi parchi eolici romeni, e viaggi nelle aree romene, in cui sono in corso lo sviluppo di grandi progetti sostenibili, supportati dallo sviluppo delle centrali eoliche e fotovoltaiche.
L’edizione del 2009 ha dimostrato la validità del lavoro svolto dal Comitato Scientifico ed Organizzativo, nel mettere a punto la Meccanica ed i Questionari del sistema autovalutativo, in grado di tracciare in tempo reale le graduatorie, garantendo i partecipanti sull’assoluta obiettività delle valutazioni e limitando il lavoro del Comitato Scientifico, a seguito della compilazione dei questionari, al solo compito di verifica della documentazione trasmessa dai primi classificati.
L’edizione 2009 ha premiato:
• Categoria PMI Produzione: Frasma S.r.l.
• Categoria PMI Servizi: ORANGE THINKS SRL
• Categoria Edilizia: S.P.F. Costruzioni Generali S.r.l.
• Categoria Grandi Imprese: Linea Group Holding.
e le aziende che hanno espresso eccellenze nelle singole aree della meccanica (l’elenco è visionabile nell’area “Press” del sito www.awardsostenibilita.it). Il portale, che ha ricevuto oltre 5.300 visite, contiene alcuni concetti, condivisi dall’intero Comitato Scientifico, sul valore della sostenibilità, tutte le informazioni necessarie ai partecipanti e, nell’area “Press”, il servizio fotografico sulla premiazione dell’edizione 2009 durante il Matching di Novembre, stessa sede in cui avverrà la premiazione dell’edizione 2010.
L’edizione 2010 ha subito alcune implementazioni rispetto alla collaudata edizione precedente:
- Relativamente alla valutazione, una nuova strutturazione del area “Sociale”;
- Relativamente alla tecnologia utilizzata, il sistema sviluppato dalla sammarinese BPE, basato sul sistema realizzato nel corso di un progetto di ricerca per il MURST (Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica del Governo Italiano) tra il 1998 ed il 2002 ed applicato in seguito alla valutazione della certificazione ambientale EMAS, è stato implementato di sistemi di tutoraggio ed best practice, utili alla compilazione dei questionari e ad indicare esempi di percorsi sostenibili ai partecipanti;
- Sul fronte del coinvolgimento, da questa edizione la partecipazione è aperta a tutte le imprese italiane (nella precedente era riservata ai soli associati CDO) e ci si attende un ulteriore incremento dei partecipanti, grazie all’impegno delle sedi locali CDO.
Se da un lato l’Award si pone l’obiettivo di individuare e premiare le eccellenze, dall’altro, si prefigge di indicare, ai partecipanti, dei percorsi e trasmettere loro una nuova visione, informandoli delle aree in cui potrebbero intervenire per migliorare il loro indice di sostenibilità.
Spesso si teorizza sulla sostenibilità trascurando alcuni concetti fondamentali:
- non è sostenibile solo un grande progetto, ma anche ogni piccola azione quotidiana rivolta alla salvaguardia del ambiente e della società;
- sostenibilità non è sinonimo di incremento di costi ma può e deve divenire un’opportunità da cogliere per l’economia globale e per quella di ogni impresa. Sostenibilità per crescere e spesso, per ridurre i costi.
I governi hanno avviato una moltitudine di misure e sono impegnati ad avviarne di importanti. Analizzando uno dei temi di mia personale competenza, energia e contenimento delle emissioni, le misure applicate dai governi di tutto il mondo hanno stimolato iniziative e sviluppi tecnologici che potrebbero salvaguardare il mondo per le future generazioni. Le misure adottate hanno, correttamente, penalizzato tutti i “consumatori ambientali” per finanziare gli interventi in materia di sviluppo di fonti rinnovabili o di sostenibilità nell’edilizia. Parrebbe una misura socialmente scorretta ma difatti è solo un problema culturale. È corretto che ognuno di noi paghi per l’utilizzo dell’ambiente, come ad esempio energia prodotta da fonti fossili che producono emissioni di CO2, per finanziare coloro che investono nella salvaguardia dell’ambiente, generando energia ad emissioni zero. Perché è un problema culturale? Perché i benefici possono essere per tutti noi, per la propria abitazione o per la propria azienda o partecipare alla realizzazione di nuove interessanti opportunità di sviluppo sostenibile.
Un valido esempio di come i governi debbano indirizzare verso la sostenibilità è dato dal Conto Energia e dalla direttiva comunitaria 2010/30/CE. Entrambe impattano pesantemente il settore dell’edilizia, principale fagocitatore di energia e colpevole della gran parte delle emissioni di CO2 in atmosfera. Il conto energia si pone l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse raccolte dagli utenti per la realizzazione di edifici con maggiore efficienza energetica, incrementando del 30% i già elevati contributi del fotovoltaico. Un esempio di come l’“Agire Sostenibile” può portare benefici economici. La direttiva 2010/30/CE rafforza gli impegni verso la sostenibilità nell’edilizia con l’obiettivo, 2018-2020, di edifici ad “Energia quasi zero”. Opportunità, generate dalla Sostenibilità, che possono portare benefici economici sul bilancio della propria azienda e creare nuove iniziative nella “Green Economy” che, a volte, possono persino avviare azioni di sviluppo di intere aree geografiche, come la best practice del progetto “Sostenibilità & Sviluppo” che si pone l’obiettivo di coniugare i due termini, coinvolgendo le industrie e le amministrazioni romene, facendo cogliere ad entrambi l’opportunità energetica (eolica, fotovoltaica, agro energetica, ecc.), sommata ai fondi UE, per le infrastrutture e per gli insediamenti produttivi.