lunedì 5 giugno 2017

ROMANIA – a future for Italian business



 

La Romania, una importante opportunità


Edilizia, Impiantistica, Energetica, sono solo alcuni dei temi a cui la Romania è molto attenta e le Imprese italiane possono esprimersi al meglio, per opere piccole, medie e grandi, finanziate dall'UE

Riorganizzazione del ciclo produttivo. Efficientare ed innovare le proprie produzioni significa, anche, cogliere le opportunità offerte da aree

La crisi ci insegna a gestire il futuro e non a chiudere l’azienda

Ecco come i finanziamenti europei consentono di conquistare
i grandi mercati lontani


Far sopravvivere e far crescere la propria azienda vuol dire organizzarsi, guardando con attenzione i modelli adottati dai competitor, nazionali ed internazionali. Il valore delle produzioni italiane non potrà essere tutelato esclusivamente da barriere e tutele. Garantire il futuro della propria azienda, e dell'Italia intera, sarà possibile solo attraverso la sua organizzazione in un mercato globalizzato. Quindi per far crescere la propria azienda italiana, favorendo il suo mercato, l'occupazione qualificata, occorre innovare i prodotti ed organizzare la produzione in modo efficiente, valorizzando la localizzazione di alcuni cicli produttivi in aree supportate da finanziamenti UE, che possono giungere al 70%, e costo del lavoro ridotto. Modello adottato dalla totalità di operatori internazionali competitivi.
La Romania risulta acor più interessante per le opportunità di lavoro sulle infrastrutture pubbliche, approcciabili dalla singola impresa, in rete e/o supportati dalle imprese già presenti in Romania.
Un percorso che potrebbe essere analizzato e progettato senza alcun costo, grazie al supporto del Laboratorio della Sostenibilità ed i partner Universitari.

Il programma d’innovazione e ricerca messo in atto in collaborazione con le Università, offre alle aziende italiane la concreta e immediata possibilità di sviluppare un progetto d’internazionalizzazione, attraverso la valutazione delle potenzialità aziendali, le necessarie correzioni e l’individuazione e studio di potenziali mercati e modelli organizzativi.
Tutte le attività ed i supporti, tutti i costi di verifica e gestione sperimentale dei primi 12/24 mesi (costituzione, amministrazione, domiciliazione, segretariato, ecc.) negli spazi ed infrastrutture messe a disposizione dal Laboratorio della Sostenibilità, ma anche l'approntamento di progetti infrastrutturali e la partecipazione ad appalti, incluso le attività di merging necessarie saranno integralmente finanziati.

Italian business traditions
Dopo la seconda guerra mondiale, le aziende italiane hanno beneficiato di condizioni favorevoli per sostenere la crescita grazie agli aiuti internazionali e nazionali, a tutti i livelli istituzionali e finanziari. In queste circostanze, le iniziative private e collettive hanno potuto esprimersi liberamente, ma in un contesto competitivo. Il risultato è che i prodotti Made in Italy sono diventati un riferimento internazionale per la qualità e il design.

Marchi e prodotti italiani sono stati esportati in tutto il mondo, attraverso un modello che prevede la progettazione e l'amministrazione aziendale localizzata in Italia. Non era lo stesso con le unità produttive. Anche se inizialmente la produzione è stata sviluppata in impianti italiani, approfittando dei finanziamenti nel SudItalia, in seguito le unità produttive sono state organizzate o distribuite in paesi con costo del lavoro contenuto, spesso, non considerando il potenziale mercato di quei paesi, ma esclusivamente l'efficienza dei costi.

Dopo la crisi economica internazionale, che ha inizio alla fine del 2008, le aziende hanno registrato una significativa diminuzione del loro business, dovuto al crollo della domanda ed all'approccio conservativo di futuri progetti di sviluppo, sia a livello pubblico che privato. Ancora più evidente in Italia.

Oggi le economie ed i mercati nazionali ed internazionali cominciano a riprendersi. I livelli produttivi aziendali, quali erano prima del 2008 non saranno raggiunti con la stessa velocità con cui sono crollati. Ma bisogna considerare che i player sono ancora lì, aspettando le opportunità.

In queste circostanze, le società italiane non dovrebbero solo essere destinate ai mercati esteri, ma essere "dentro" i mercati esteri. Questo è il "must" per la sopravvivenza!

È evidente che una delle aree promettenti per le imprese è, almeno per il momento, individuabile nei mercati emergenti nell'Europa orientale, Medio Oriente e Africa (EEMEA). Ci sono risorse e potenzialità di ricchezza, ma non ci sono sufficienti esperienze e competenze in ingegneria, produzione e gestione aziendale. Le aziende italiane hanno tutte queste abilità. Occorre considerare che se le aziende italiane sono in grado e pronte ad entrare in questi mercati, ma questi mercati devono essere preparati a ricevere una tale presenza. Per cui, è necessario considerare un approccio prudente.

Romania - una seconda casa per gli italiani

La Romania è un paese al crocevia di tre culture: asiatiche, europee e orientali.
Questa posizione geografica ha reso il Paese in grado di accogliere investitori e prodotti di ciascuna di queste regioni, ma anche di comprendere, accettare e mitigare le differenze interculturali.

Gli investitori italiani e le aziende si trovano in questo mercato sin dai primi anni novanta, dopo la caduta del comunismo. Sono stati accolti e sono stati integrati molto facilmente grazie alle somiglianze di lingua, cultura e mentalità. Occorre considerare che dopo l'integrazione nell'Impero Romano (DACIA) fu avviata la colonizzazione da parte del popolo Italico.


Si stima che, dopo gli ultimi anni di esperimenti e convulsioni politiche, a partire dal 2017, saranno avviati importanti progetti nazionali, regionali e locali in ambito economico e sociale - l'elenco delle priorità principali, incluse politiche e progetti ambientali -.


 Tutto questo completerà il processo di crescita economica e della domanda.

Romania - primo passo per l'espansione verso l'Oriente

La Romania dovrebbe essere il primo passo per le imprese italiane nei loro piani di espansione verso la EEMEA.

Principali motivi per entrare in Romania:
  • È un'economia emergente;
  • È circondata da economie emergenti (Ungheria, Bulgaria, Serbia, Slovacchia, Ucraina, Moldavia);
  • È un paese membro dell'UE;
  • Area obiettivo 1 dell'UE, con finanziamenti per le opere pubbliche e per le imprese;
  • Le leggi aziendali e commerciali sono simili a quelle italiane;
  • Le imposte ed i dazi sono inferiori a quelli italiani;
  • E' possibile reperire personale professionale e competente;
  • Dispone di legami tradizionali con i paesi della regione EEMEA, della Federazione Russa e della Cina;
  • Dispone di porti sul Mar Nero e porti sul Danubio;
  • Dispone di voli diretti giornalieri con varie località italiane;
  • La popolazione ha grande conoscenza della lingua e della cultura italiana, compresi i migliori esperti e consulenti.
 Partner affidabili e supporto locale

I membri del comitato scientifico del Laboratorio della Sostenibilità hanno già organizzato i necessari supporti e collegamenti per le aziende italiane in Romania.

Al fine di assicurare la corretta integrazione delle imprese nazionali e di sviluppare unità locali in Romania, sono presenti pool di specialisti selezionati sulla base delle loro competenze e dei risultati ottenuti nel loro settore di attività, nonché dei loro elevati standard morali e professionali, pronti a sviluppare progetti personalizzati, per creare e fornire squadre multidisciplinari e per fornire soluzioni integrate per le aziende italiane interessate ad entrare "sul e nel " mercato romeno.

Vatasescu prof. Mircea
membro del Comitato Scientifico e responsabile Romania del Laboratorio della Sostenibilità

Pandrea dott. Silviu


per info ed approfondimenti: