martedì 20 febbraio 2018

INNOVAZIONE DIGITALE e CYBER SECURITY




Industria 4.0 e digitalizzazione, una necessità per le imprese ed una grande opportunità di sviluppo, ma che necessità di progettazione e pianificazione, evitando superficialità ed improvvisazione.


Questi i temi trattati durante il Forum organizzato da ICS il 30 gennaio 2018.

Saluti di benvenuto

Donald Wich, Amministratore Delegato, Messe Frankfurt ItaliaFabrizio Scovenna, Presidente, ANIE Automazione

La Cyber Security industriale nel percorso di digital transformation delle imprese manifatturiere. I numeri del cyber-rischio, assessment e indicazioni per le PMI
Enzo M. Tieghi, Presidente Steering Committee ICS Forum, ServiTecno
Andrea Zapparoli Manzoni, 
Cyber Security ExpertRaoul Brenna, CEFRIELDomenico Billè, OracleRoberto Zuffada, SiemensMassimo Scanu, ABBFabio Sammartino, KasperskyAntonio Madoglio, FortinetGiuseppe Cardinale Ciccotti, UniquIDFrancesco Laera, Commissione EuropeaAlvise Biffi, Assolombarda

Dalla direttiva NIS al GDPR: aspetti legali e normativi della Cyber Security. Strategie di gestione del rischio.

Andrea Maggipinto, Studio legale AMLAWStefano Mele, Carnelutti Studio Legale AssociatoRaffaele Esposito, Phoenix ContactEugenio Rizzi, Bureau VeritasCristiano Cerri, Zurich ItaliaCesare Burei, Margas

Plenaria pomeriggio (Sala Porta Romana)
Modera Jole Saggese, Capo Redattore di Class CNBC

I protagonisti e le tecnologie per un’industria connessa e sicura

Key Note speech
Nuove tecnologie per la sicurezza dei sistemi SCADA: il progetto H2020 ATENA” – Stefano Panzieri, Dipartimento di Ingegneria, Università Roma TRE
“Dissecting SCADA (in)security” – Alberto Volpatto, , Chief Technology Officer (CTO) di 
Secure Network
Tavola Rotonda con:
Manuel Alessi, Alascom
Chiara D’Epifanio,
 Barilla
Andrea Argentin, 
CyberarkGiuseppe Linati, Digital Innovation Hub Lombardia
Gian Luigi Pugni,
 EnelIvan Basso, Fluid-o-Tech
Dario Amoruso e Giancarlo Castronovo,
 KPMG con ESA Automation
Roberto Motta, 
Rockwell AutomationAlessandro Galmuzzi, Schneider ElectricMarco Scognamiglio, SaipemAntonio Giustino, SolvayMarco Zanovello, Var Group



Durante il Forum sono stati affronti la totalità dei temi che un processo di digitalizzazione, ed ancor più di Industria 4.0, impattano sulle Imprese:
  • normative sulla sicurezza e sulla privacy
  • analisi dei rischi
  • assicurazioni ed attenuazione dei rischi
  • tecnologie.


I vantaggi derivanti dall'innovazione, se correttamente pianificati possono garantire la sopravvivenza sul mercato, e generare grandi opportunità. Dalla gestione dei propri dati al funzionamento dei processi che, nel processo d'innovazione porteranno sempre più alla digitalizzazione, potranno esporre l'impresa a rischi di ogni natura. Un report dei Lloyds quantifica i costi in un range che oscilla tra i 4,60 ed i 53,05 miliardi di dollari.Lloyds: Emerging Risk Report 2017

I processi industriali, ma in realtà l'intera società, stanno affrontando una nuova rivoluzione che non può prevedere dei rischi, per i quali occorre una corretta analisi e la pianificazione di puntuali strategie.



Ogni periodo storico ha attraversato periodi in cui gli innovatori sono emersi, conducendo la nostra società a quella in cui viviamo, dall'età della pietra. Sarebbe impensabile immaginare che lo sviluppo di alcuni stati, o imprese, non abbia affrontato rischi.




La scoperta dell'America, di per se pericolosa, ha permesso lo sfruttamento di risorse importanti, ma affrontando viaggi estremamente pericolosi.




Regola di base: NESSUNA IMPROVVISAZIONE.


Una corretta BUSINESS ANALYSIS, ed il suo continuo monitoraggio, sono gli strumenti per analizzare, ponderare e pianificare il TO BE.


    Attraverso la Business Analysis, le aziende devono identificare con maggior precisione le esigenze di business e determinare le soluzioni ai problemi. La risposta a queste esigenze è la disciplina della Business Analysis che permette alle organizzazioni di analizzare: miglioramenti dei processi, cambiamenti organizzativi e pianificazione strategica. Il “business analyst” è il professionista specializzato in questa disciplina, ricopre una posizione manageriale in uno degli ambiti aziendali (organizzazione, produzione, marketing, qualità, contabilità, …) e si occupa di individuare e risolvere specifici problemi, che in un processo d'innovazione e digitalizzazione divengo sempre più complessi.


    La SUPSI ha studiato un percorso per formare specialisti ( CAS in Business Analysis ) che, lavorando a stretto contato con le funzioni di business, sappiano porsi come agenti di miglioramento e di innovazione dei processi aziendali:
  • Fornire le conoscenze teoriche e pratiche per una corretta gestione dei requisiti nel rispetto del business dell’organizzazione
  • Definire il ruolo di business analyst durante le fasi di progetto
  • Applicare i principi di qualità e verifica
  • Valutare il valore dell’analisi e della progettazione.
Una formazione che permetterà di acquisire le competenze necessarie per l'otenimento della certificazione di Business Analyst, corsi che saranno organizati anche in E-learning e vedranno lo sviluppo di piattaforme di supporto da integrare nei sistemi informativi aziendali (ERP e BI). Strumenti teorici e tecnici in grado di supportare il processo decisionale, dalle fasi di avvio del progetto alla verifica ed al costante monitoraggio.