PROGETTI APEA in Romania
Quando la SOSTENIBILITA’ si coniuga con lo SVILUPPO attraverso il corretto utilizzo delle risorse naturali, con in testa Eolico e Fotovoltaico, e le risorse finanziarie dell’Unione Europea, integrate dal valore dei Certificati Verdi
Durante il mese di agosto ha avuto inizio una delle attività annunciate durante il convegno del 15 giugno, la progettazione delle APEA e degli impianti energetico/tecnologico al loro servizio. Le convenzioni sottoscritte con le amministrazioni comunali, che, con la diretta partecipazioni delle amministrazioni alle specifiche società ed il loro impegno nel condividere il percorso di sviluppo del territorio, esclusivamente con le società sammarinesi, prevedono, parallelamente allo sviluppo dei grandi parchi eolici, la realizzazione di insediamenti industriali e, conseguentemente, tutte le opere necessarie alla loro fruizione efficiente e sostenibile. I progetti delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) prevedono lo sviluppo delle infrastrutture (edili ed impiantistiche), di una wind farm, composta da 5 aerogeneratori, di campi fotovoltaici, per 7Mwp, la viabilità, i sistemi illuminanti, i sistemi informatici per la gestione del territorio (Catasto, GIS, ecc.), la gestione delle acque e dei rifiuti.
La progettazione è condotta dallo studio Spada&Associati e la BPE, avvalendosi delle competenze tecniche delle società sammarinesi e dei loro partners, quali la Phoenixtec per la Building Automation, ABB per l’impiantistica, Santerno Elettronica per gli inverter, ed altri in fase di selezione, in relazione alle scelte tecnologiche applicate. Una particolare attenzione, nella selezione delle tecnologie Eoliche e Fotovoltaiche, sarà condotta con le strutture di progettazione Inglesi e Romene. La progettazione esecutiva prevederà l’estensione al centro abitato, attraverso l’applicazione e l’integrazione delle reti tecnologico/energetiche.
In particolare il progetto intende perseguire una pluralità di obiettivi:
- Individuazione di sistemi innovativi, a bassissimo impatto ambientale, per la realizzazione e gestione dell’area produttiva; con particolare riguardo alla tutela delle risorse naturali; all’approvvigionamento energetico; all’abbattimento degli inquinanti;
- Individuazione di sistemi di monitoraggio e di comunicazione dei dati relativi ai livelli di inquinamento, di emissioni, delle produzioni e dei consumi energetici;
- Indicazione di sistemi intelligenti ed integrati di gestione energetica, per le aziende insedianti;
- dotare gli edifici e l’intera area delle più innovative tecnologie e servizi, attraverso la domotica, tali da renderle di maggior pregio e fruibilità l’intero intervento;
- attraverso i servizi domotici e telematici, agevolare la fruizione dei servizi anche a soggetti diversamente abili;
- progettare, l’intera area, in una ottica di massima sostenibilità ambientale;
- applicare tecnologie, nelle singole strutture e nell’area, che permetteranno, attraverso il controllo dei consumi e la produzione di energia da fonti rinnovabili, il raggiungimento dell’obiettivo di realizzare un’area industriale passiva dal punto di vista energetico;
- realizzare interventi finalizzati alla socializzazione ed alla divulgazione delle tecnologie sostenibili applicate.
Particolare attenzione è posta alla gestione energetica dell’intera APEA, anche attraverso la definizione di specifici parametri e vincoli per gli insedianti, che fruiranno dell’azzeramento dei costi energetici. Progetti che di fatto anticipano ed applicano la direttiva del Parlamento Europeo 2010/31/UE del 19 maggio 2010. La direttiva prevede, per gli edifici e strutture pubbliche, che dal 2018 questi siano ad energia quasi zero.
Le tecnologie applicate agli edifici, alle strutture industriali ed alle aree comuni, oggetto dell’intervento, hanno l’ambizione e l’obiettivo di trasformare l’intera area in un organismo al servizio dei suoi utenti. Un organismo che si integra con l’ambiente circostante e con il mondo intero. Un organismo che nella sua integrazione diviene uno strumento per i suoi utenti creando ed offrendo contenuti per la sostenibilità ambientale: il vivere sano, la sicurezza attiva, la sicurezza passiva, il confort, ma anche la socializzazione ed i servizi di connettività. Un organismo che vedrà la sua radiografia, tecnologie applicate ed efficienze, proiettata su schermi integrati, in un progetto di moderna architettura, e divulgata al Mondo intero, attraverso Internet.
In particolare, le tecnologie atte alla gestione della connettività aprono ed integrano la struttura in un contesto più ampio dell’unità industriale e del comune.
Le tecnologie applicate alle strutture avranno un impatto diretto in tema di funzionalità acquisite ed in particolare permetteranno, ad ognuno dei livelli (unità industriale, centro gestione, contesto d’insediamento, Comune, Distretto, Stato e Mondo intero), di usufruire di funzionalità immediate e potenziali implementazioni legate a scelte e/o evoluzioni delle tecnologie stesse. Strutture da intendersi quali organismi che possano crescere in base alle esigenze ed agli sviluppi decisi ed attuati dagli attori coinvolti: utenti, operatori dell’insediamento, amministrazione comunale, operatori economici e di servizio del comune.
La filosofia con cui viene progettata l’area, o meglio l’organismo, prevede che esso sia sotto certi aspetti autonomo ed in altri al servizio dei suoi utenti. In particolare l’aspetto di autonomia è direttamente legato alla gestione dei suoi impianti, anche attraverso l’integrazione offerta dalle tecnologie domotiche. In particolare, la domotica svolgerà il complesso compito di realizzare i bridge tra le tecnologie presenti, rendendole oltre che integrate anche semplici nel loro utilizzo; una semplicità a disposizione di tutti gli attori che intervengono ed hanno necessità di gestirle (dall’utente al manutentore, dal gestore alle autorità preposte ad interventi di sicurezza, dal gestore di servizi sanitari e sociali a coloro che hanno necessità di comunicare e/o sorvegliare).
Un’integrazione globale all’interno dei sistemi tecnologici presenti nell’”Organismo” che risponda alla caratteristica fondamentale della stessa Domotica cioè la Semplicità, garantita da interfacce utenti “User Friendly”, intuitive e predisposte per gestire gli ausili previsti per ogni tipologia di utenti.
I sistemi e l’integrazione delle tecnologie, attraverso l’utilizzo di specialistici sottosistemi, garantiscono le altre due fondamentali caratteristiche della Domotica: Affidabilità e Continuità di Funzionamento.
L’aspetto di autonomia ed eco-sostenibilità sarà garantito dalla capacità delle strutture e dei suoi impianti di contenere il consumo energetico (termico ed elettrico), dalla gestione dei carichi al controllo dei consumi delle aree comuni, evitando sprechi causati da dimenticanze (luci, impianti di climatizzazione, ..), alla produzione di energia elettrica e termica.
Gli aspetti tecnologici, che nei progetti esecutivi saranno meticolosamente dettagliati, sono al servizio degli utenti nelle loro attività quotidiane ed in particolare delle attività industriali. Saranno le infrastrutture telematiche ad offrire il maggior supporto alla corretta gestione delle tecnologie applicate, alla loro manutenzione ed alla integrazione tra: le unità, il quartiere, la città, i servizi interni ed esterni all’area. L’unità industriale sarà costantemente connessa all’intera area industriale, ai produttori degli impianti e dei servizi, dei servizi sociali, dei servizi pubblici e quelli di operatori privati.
Un intervento intriso di tecnologie, integrate tra loro con gli utenti, con il mondo esterno, in modo organico, in grado di garantire un elevata qualità della vita, al suo interno ma nel contempo rispettare i più elevati criteri di sostenibilità ambientale.
Altro elemento d’innovazione è apportato dalla integrazione delle tecnologie dell’area e quelle installate nella singola unità industriale, queste ultime di fatto si avvarranno di sistemi centrali ridondanti, assicurando il massimo dell’efficienza e la garanzia della continuità di funzionamento nell’erogazione dei servizi e delle funzionalità. Suddiviso tra:
- impianti presenti nell’area, infrastrutture e sistemi centrali, quali elementi dell’”Organismo”, per la raccolta dei dati provenienti dai singoli insediamenti e la connessione con tutti i possibili fruitori e/o manutentori;
- impianti presenti nell’unità industriale, “Cellule dell’Organismo”, interconnessi appunto come cellule di un organismo, quali: connessioni telematiche, contabilizzatori d’energia, sistemi antintrusione, video sorveglianza, allarmi, supervisione, ecc.;
- impianti centralizzati (energetici e termici, ma anche per la gestione delle acque, per l’illuminazione, per la gestione dei rifiuti, per il controllo accessi, i server web, gli access point WiFi, la videosorveglianza, l’irrigazione, ecc.);
- sistemi per gestione ed ottimizzazione delle risorse al fine di abbattere il fabbisogno dell’area con un attento monitoraggio dei consumi che, attraverso la produzione d’energia (anche con accumulo) , ottimizzerà conflitti e contemporaneità.
L’area sarà costituita da:
- lotti : ogni APEA avrà il dimensionamento di 24 lotti, di superficie fondiaria circa 6.500 mq; con indice di copertura al 60%. Lo schema urbanistico consente aggregazioni di più lotti nel caso di macro-strutture industriali; o il loro frazionamento nel caso di strutture produttive di ridotte dimensioni;
- viabilità: lo schema viabile al servizio dell’APEA prevede un asse principale di alimentazione, e un sistema a doppio pettine che alimenta i singoli lotti e le aree di parcheggio. La viabilità di servizio sarà caratterizzata dall’impegnare quella locale esistente solo in uno o due punti di connessione, da attrezzare con ampie rotonde; tutta la movimentazione carrabile dei lotti produttivi avverrà all’interno della rete di servizio, senza impegnare l’esterno;
- sottoservizi: le principali reti (idriche, telematiche, energetiche) saranno realizzate in appositi cunicoli interrati, consentendo così una facile manutenzione e future implementazioni;
- corredo verde: tutte le aree pubbliche, comprese quelle relative alla viabilità, saranno attrezzate con adeguate alberature, con effetti positivi per la riduzione dell’inquinamento acustico e di quello atmosferico locale;
- un’area sportivo ricreativa, composta da 2 campi da calcetto, 2 campi da tennis, 1 campo da volley, con relativi percorsi ed aree di sosta e socializzazione;
- un centro direzionale che conterrà:
o mensa per 200/800 utenti, con bar e pizzeria
o sala conferenze da 100 posti
o un’area dedicata ad ospitare gli uffici tecnici comunali ed alcuni amministrativi
o un residence con 15 mini alloggi e 5 bilocali
o un locale server
o un locale rack e patch pannel
o un locale per la supervisione e manutenzione
o magazzini attrezzature e mezzi di manutenzione
o aree spogliatoi e servizi
o area servizi sanitari ambulatoriali
o aree manutentori impianti e relativi uffici, riservata alle cooperative di servizi o dipendenti comunali addetti alla gestione
o un ufficio direzionale ed un ufficio progettazione
o aree commerciali al dettaglio
o show room o comunque “vetrine” delle produzioni effettuate nell’ APEA.
Tra le tecnologie applicate all’APEA rileviamo:
- illuminazione pubblica, basata su tecnologie a basso consumo energetico (LED), gestita attraverso una supervisione centrale, a cui confluiranno dati rilevati da innumerevoli sensori:
o rilevazione crepuscolare
o controllo accessi, per le aree del centro direzionale, per le aree ricreative e per gli impianti
o la prenotazione di aree comuni (sala convegni, aree sportive)
- la stessa sensoristica, attraverso la supervisione centrale, permetterà di controllare, in modo efficiente, la climatizzazione degli ambienti;
- le aree verdi, attraverso la programmazione di scenari integrata con la rilevazione sensoriale (umidità, vento, temperatura), saranno irrigate in modo automatico;
- ogni singola unità industriale sarà connessa ai sistemi telematici e di building automation attraverso connessioni in fibra ottica;
- la connessione alle infrastrutture telematiche, dell’area, sarà garantita anche da ripetitori wifi installati nei sistemi illuminanti;
- la cucina e le utenze della mensa/bar saranno connesse ai sistemi gestionali/casse per la loro ottimale gestione energetica, ed i rifiuti organici serviranno alla produzione di gas attraverso digesti tori;
- gli uffici e gli alloggi, per i loro consumi, climatizzazione e la telematica, saranno gestiti attraverso una centralizzazione di building automation e la rilevazione sensoristica locale, integrando i dati rinvenienti dal sistema di prenotazione, il controllo accessi ed il pannello domotico;
- la videosorveglianza, dell’intera area sarà assicurata da webcam connesse attraverso la fibra ottica e/o i sistemi wifi. Tale videosorveglianza sarà estesa anche all’interno dei singoli insediamenti industriali. Il sistema prevederà la rilevazione dei movimenti e la registrazione degli eventi;
Il tema oggetto di maggior attenzione è quello energetico. Ognuna delle strutture sarà oggetto di continuo monitoraggio in relazione ai consumi, alle produzioni ed alle emissioni. Di fatti, la rete in fibra ottica connetterà, ai sistemi di supervisione centrale, ogni elemento presente nell’area, dal centro direzionale agli impianti energetici, dal singolo insediamento alle aree ricreative.
Per raggiungere l’obiettivo di “energia quasi zero” saranno realizzati una serie d’interventi, quali:
- innanzi tutto il puntuale controllo e la gestione efficiente degli impianti;
- la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso un parco composto da 5 aerogeneratori con potenza di picco da 2 / 4 Mwp;
- la produzione di energia da fonti rinnovabili, attraverso 7 campi fotovoltaici da 1 Mwp;
la piena sostenibilità dell’area necessita della corretta gestione di tutte le risorse ed in particolare delle acque, che in relazione alle specifiche normative saranno gestite, recuperate ed accumulate.
Ma la gestione ottimale della risorsa idrica, congiuntamente ai rifiuti ed alle biomasse dell’area, supporteranno l’obiettivo “energia quasi zero” prevista dalla direttiva comunitaria. La produzione di energia rinnovabile, che sarà prodotta nell’area coprirà l’intero fabbisogno degli utenti dell’area e dell’intero territorio comunale. La sola criticità è data dall’assenza di continuità nelle fonti previste (solare ed eolica), risolta attraverso una corretta gestione ed ulteriori sistemi energetici e di accumulo (mini idroelettrico, biomassa).
Alcuni interventi coniugheranno la gestione dei rifiuti con la produzione di energia:
- Il primo intervento prevede l’installazione nella mensa di un digestitore, in grado di trasformare i rifiuti organici in gas metano ed energia elettrica;
- Il secondo intervento prevede l’insediamento di una centrale biomassa, integrata ad un termovalorizzatore ed un impianto di cogenerazione ad olio vegetale, che, tranne per l’olio vegetale, utilizzerà i rifiuti urbani, industriali ed agricoli per produrre energia elettrica e termica, compensando le carenze generate dalle ulteriori fonti;
La rilevante produzione energetica necessita di una importante sfida: l’accumulo. Integrando il sistema di accumulo idrico, composto da due bacini con un dislivello di 5 metri, sarà possibile generare energia elettrica, nei momenti di maggior richiesta, attraverso un generatore microidroelettrico. L’acqua sarà trasportata nel bacino superiore utilizzando l’energia prodotta nei periodi di sovrapproduzione. Una ulteriore supporto alla necessità di accumulo sarà dato dalle fuel-cel ad idrogeno.
La realizzazione delle APEA sarà uno strumento per le amministrazioni locali e per l’intera area per supportare lo sviluppo economico e sociale, che sin dalle fasi realizzative genererà lavoro, ed opportunità per la filiera edile, e sostegno socio-economico all’area.
giovedì 30 settembre 2010
giovedì 23 settembre 2010
AWARD SOSTENIBILITA' della Compagnia delle Opere
Ancora pochi giorni per partecipare all'Award sulla Sostenibilità organizzato dalla Compagnia delle Opere (CDO).
L'iniziativa, alla sua seconda edizione, conclude le iscrizioni il prossimo 30 settembre che, in questa edizione aperta a tutte le imprese italiane, permetterà di misurare la propria sostenibilità e premiare le imprese sostenibili nelle 4 categorie:
* PMI ed organizzazioni non profit di produzione
* PMI ed organizzazioni non profit di servizi
* Grandi imprese ed organizzazioni non profit
* Edilizia
e le eccellenze nelle singole aree della sua Meccanica:
# infrastrutture
# processi produttivi
# servizi, prodotti e ciclo di vita
# distribuzione / commercializzazione
# sostenibilità negli acquisti e lungo la catena di fornitura
# impegno sociale
con premi, emblema della sostenibilità, quali i certificati di compensazione volontaria della CO2 emessa, attraverso la partecipazione ai progetti dei grandi parchi eolici romeni, e viaggi nelle aree romene, in cui sono in corso lo sviluppo di grandi progetti sostenibili, supportati dallo sviluppo delle centrali eoliche e fotovoltaiche.
L’edizione del 2009 ha dimostrato la validità del lavoro svolto dal Comitato Scientifico ed Organizzativo, nel mettere a punto la Meccanica ed i Questionari del sistema autovalutativo, in grado di tracciare in tempo reale le graduatorie, garantendo i partecipanti sull’assoluta obiettività delle valutazioni e limitando il lavoro del Comitato Scientifico, a seguito della compilazione dei questionari, al solo compito di verifica della documentazione trasmessa dai primi classificati.
L’edizione 2009 ha premiato:
• Categoria PMI Produzione: Frasma S.r.l.
• Categoria PMI Servizi: ORANGE THINKS SRL
• Categoria Edilizia: S.P.F. Costruzioni Generali S.r.l.
• Categoria Grandi Imprese: Linea Group Holding.
e le aziende che hanno espresso eccellenze nelle singole aree della meccanica (l’elenco è visionabile nell’area “Press” del sito www.awardsostenibilita.it). Il portale, che ha ricevuto oltre 5.300 visite, contiene alcuni concetti, condivisi dall’intero Comitato Scientifico, sul valore della sostenibilità, tutte le informazioni necessarie ai partecipanti e, nell’area “Press”, il servizio fotografico sulla premiazione dell’edizione 2009 durante il Matching di Novembre, stessa sede in cui avverrà la premiazione dell’edizione 2010.
L’edizione 2010 ha subito alcune implementazioni rispetto alla collaudata edizione precedente:
- Relativamente alla valutazione, una nuova strutturazione del area “Sociale”;
- Relativamente alla tecnologia utilizzata, il sistema sviluppato dalla sammarinese BPE, basato sul sistema realizzato nel corso di un progetto di ricerca per il MURST (Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica del Governo Italiano) tra il 1998 ed il 2002 ed applicato in seguito alla valutazione della certificazione ambientale EMAS, è stato implementato di sistemi di tutoraggio ed best practice, utili alla compilazione dei questionari e ad indicare esempi di percorsi sostenibili ai partecipanti;
- Sul fronte del coinvolgimento, da questa edizione la partecipazione è aperta a tutte le imprese italiane (nella precedente era riservata ai soli associati CDO) e ci si attende un ulteriore incremento dei partecipanti, grazie all’impegno delle sedi locali CDO.
Se da un lato l’Award si pone l’obiettivo di individuare e premiare le eccellenze, dall’altro, si prefigge di indicare, ai partecipanti, dei percorsi e trasmettere loro una nuova visione, informandoli delle aree in cui potrebbero intervenire per migliorare il loro indice di sostenibilità.
Spesso si teorizza sulla sostenibilità trascurando alcuni concetti fondamentali:
- non è sostenibile solo un grande progetto, ma anche ogni piccola azione quotidiana rivolta alla salvaguardia del ambiente e della società;
- sostenibilità non è sinonimo di incremento di costi ma può e deve divenire un’opportunità da cogliere per l’economia globale e per quella di ogni impresa. Sostenibilità per crescere e spesso, per ridurre i costi.
I governi hanno avviato una moltitudine di misure e sono impegnati ad avviarne di importanti. Analizzando uno dei temi di mia personale competenza, energia e contenimento delle emissioni, le misure applicate dai governi di tutto il mondo hanno stimolato iniziative e sviluppi tecnologici che potrebbero salvaguardare il mondo per le future generazioni. Le misure adottate hanno, correttamente, penalizzato tutti i “consumatori ambientali” per finanziare gli interventi in materia di sviluppo di fonti rinnovabili o di sostenibilità nell’edilizia. Parrebbe una misura socialmente scorretta ma difatti è solo un problema culturale. È corretto che ognuno di noi paghi per l’utilizzo dell’ambiente, come ad esempio energia prodotta da fonti fossili che producono emissioni di CO2, per finanziare coloro che investono nella salvaguardia dell’ambiente, generando energia ad emissioni zero. Perché è un problema culturale? Perché i benefici possono essere per tutti noi, per la propria abitazione o per la propria azienda o partecipare alla realizzazione di nuove interessanti opportunità di sviluppo sostenibile.
Un valido esempio di come i governi debbano indirizzare verso la sostenibilità è dato dal Conto Energia e dalla direttiva comunitaria 2010/30/CE. Entrambe impattano pesantemente il settore dell’edilizia, principale fagocitatore di energia e colpevole della gran parte delle emissioni di CO2 in atmosfera. Il conto energia si pone l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse raccolte dagli utenti per la realizzazione di edifici con maggiore efficienza energetica, incrementando del 30% i già elevati contributi del fotovoltaico. Un esempio di come l’“Agire Sostenibile” può portare benefici economici. La direttiva 2010/30/CE rafforza gli impegni verso la sostenibilità nell’edilizia con l’obiettivo, 2018-2020, di edifici ad “Energia quasi zero”. Opportunità, generate dalla Sostenibilità, che possono portare benefici economici sul bilancio della propria azienda e creare nuove iniziative nella “Green Economy” che, a volte, possono persino avviare azioni di sviluppo di intere aree geografiche, come la best practice del progetto “Sostenibilità & Sviluppo” che si pone l’obiettivo di coniugare i due termini, coinvolgendo le industrie e le amministrazioni romene, facendo cogliere ad entrambi l’opportunità energetica (eolica, fotovoltaica, agro energetica, ecc.), sommata ai fondi UE, per le infrastrutture e per gli insediamenti produttivi.
L'iniziativa, alla sua seconda edizione, conclude le iscrizioni il prossimo 30 settembre che, in questa edizione aperta a tutte le imprese italiane, permetterà di misurare la propria sostenibilità e premiare le imprese sostenibili nelle 4 categorie:
* PMI ed organizzazioni non profit di produzione
* PMI ed organizzazioni non profit di servizi
* Grandi imprese ed organizzazioni non profit
* Edilizia
e le eccellenze nelle singole aree della sua Meccanica:
# infrastrutture
# processi produttivi
# servizi, prodotti e ciclo di vita
# distribuzione / commercializzazione
# sostenibilità negli acquisti e lungo la catena di fornitura
# impegno sociale
con premi, emblema della sostenibilità, quali i certificati di compensazione volontaria della CO2 emessa, attraverso la partecipazione ai progetti dei grandi parchi eolici romeni, e viaggi nelle aree romene, in cui sono in corso lo sviluppo di grandi progetti sostenibili, supportati dallo sviluppo delle centrali eoliche e fotovoltaiche.
L’edizione del 2009 ha dimostrato la validità del lavoro svolto dal Comitato Scientifico ed Organizzativo, nel mettere a punto la Meccanica ed i Questionari del sistema autovalutativo, in grado di tracciare in tempo reale le graduatorie, garantendo i partecipanti sull’assoluta obiettività delle valutazioni e limitando il lavoro del Comitato Scientifico, a seguito della compilazione dei questionari, al solo compito di verifica della documentazione trasmessa dai primi classificati.
L’edizione 2009 ha premiato:
• Categoria PMI Produzione: Frasma S.r.l.
• Categoria PMI Servizi: ORANGE THINKS SRL
• Categoria Edilizia: S.P.F. Costruzioni Generali S.r.l.
• Categoria Grandi Imprese: Linea Group Holding.
e le aziende che hanno espresso eccellenze nelle singole aree della meccanica (l’elenco è visionabile nell’area “Press” del sito www.awardsostenibilita.it). Il portale, che ha ricevuto oltre 5.300 visite, contiene alcuni concetti, condivisi dall’intero Comitato Scientifico, sul valore della sostenibilità, tutte le informazioni necessarie ai partecipanti e, nell’area “Press”, il servizio fotografico sulla premiazione dell’edizione 2009 durante il Matching di Novembre, stessa sede in cui avverrà la premiazione dell’edizione 2010.
L’edizione 2010 ha subito alcune implementazioni rispetto alla collaudata edizione precedente:
- Relativamente alla valutazione, una nuova strutturazione del area “Sociale”;
- Relativamente alla tecnologia utilizzata, il sistema sviluppato dalla sammarinese BPE, basato sul sistema realizzato nel corso di un progetto di ricerca per il MURST (Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica del Governo Italiano) tra il 1998 ed il 2002 ed applicato in seguito alla valutazione della certificazione ambientale EMAS, è stato implementato di sistemi di tutoraggio ed best practice, utili alla compilazione dei questionari e ad indicare esempi di percorsi sostenibili ai partecipanti;
- Sul fronte del coinvolgimento, da questa edizione la partecipazione è aperta a tutte le imprese italiane (nella precedente era riservata ai soli associati CDO) e ci si attende un ulteriore incremento dei partecipanti, grazie all’impegno delle sedi locali CDO.
Se da un lato l’Award si pone l’obiettivo di individuare e premiare le eccellenze, dall’altro, si prefigge di indicare, ai partecipanti, dei percorsi e trasmettere loro una nuova visione, informandoli delle aree in cui potrebbero intervenire per migliorare il loro indice di sostenibilità.
Spesso si teorizza sulla sostenibilità trascurando alcuni concetti fondamentali:
- non è sostenibile solo un grande progetto, ma anche ogni piccola azione quotidiana rivolta alla salvaguardia del ambiente e della società;
- sostenibilità non è sinonimo di incremento di costi ma può e deve divenire un’opportunità da cogliere per l’economia globale e per quella di ogni impresa. Sostenibilità per crescere e spesso, per ridurre i costi.
I governi hanno avviato una moltitudine di misure e sono impegnati ad avviarne di importanti. Analizzando uno dei temi di mia personale competenza, energia e contenimento delle emissioni, le misure applicate dai governi di tutto il mondo hanno stimolato iniziative e sviluppi tecnologici che potrebbero salvaguardare il mondo per le future generazioni. Le misure adottate hanno, correttamente, penalizzato tutti i “consumatori ambientali” per finanziare gli interventi in materia di sviluppo di fonti rinnovabili o di sostenibilità nell’edilizia. Parrebbe una misura socialmente scorretta ma difatti è solo un problema culturale. È corretto che ognuno di noi paghi per l’utilizzo dell’ambiente, come ad esempio energia prodotta da fonti fossili che producono emissioni di CO2, per finanziare coloro che investono nella salvaguardia dell’ambiente, generando energia ad emissioni zero. Perché è un problema culturale? Perché i benefici possono essere per tutti noi, per la propria abitazione o per la propria azienda o partecipare alla realizzazione di nuove interessanti opportunità di sviluppo sostenibile.
Un valido esempio di come i governi debbano indirizzare verso la sostenibilità è dato dal Conto Energia e dalla direttiva comunitaria 2010/30/CE. Entrambe impattano pesantemente il settore dell’edilizia, principale fagocitatore di energia e colpevole della gran parte delle emissioni di CO2 in atmosfera. Il conto energia si pone l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse raccolte dagli utenti per la realizzazione di edifici con maggiore efficienza energetica, incrementando del 30% i già elevati contributi del fotovoltaico. Un esempio di come l’“Agire Sostenibile” può portare benefici economici. La direttiva 2010/30/CE rafforza gli impegni verso la sostenibilità nell’edilizia con l’obiettivo, 2018-2020, di edifici ad “Energia quasi zero”. Opportunità, generate dalla Sostenibilità, che possono portare benefici economici sul bilancio della propria azienda e creare nuove iniziative nella “Green Economy” che, a volte, possono persino avviare azioni di sviluppo di intere aree geografiche, come la best practice del progetto “Sostenibilità & Sviluppo” che si pone l’obiettivo di coniugare i due termini, coinvolgendo le industrie e le amministrazioni romene, facendo cogliere ad entrambi l’opportunità energetica (eolica, fotovoltaica, agro energetica, ecc.), sommata ai fondi UE, per le infrastrutture e per gli insediamenti produttivi.
sabato 11 settembre 2010
7 - 10 Settembre: ROMA CAPITALE MONDIALE nelle Fonti Rinnovabili
La settimana appena conclusasi ha visto la città di Roma protagonista sul palcoscenico mondiale delle tecnologie applicate all’utilizzo delle Fonti Rinnovabili, Zeroemission Rome 2010::
- Eolica Expo Mediterranean 2010
- PV Rome Mediterranean 2010
- CSP EXPO 2010
- CO2 EXPO 2010
Un evento che, con la partecipazione di espositori internazionali ed un numero di visitatori in netto incremento sulle precedenti edizioni, conferma il crescente sviluppo del settore, ritenuto il volano della ripresa economica.
Nelle conferenze e nei singoli stand si percepisce la volontà di aggregazione per affrontare grandi progetti o le grandi sfide tecnologiche, tra i quali hanno suscitato particolare interesse ed apprezzamento i progetti Sammarinesi/Inglesi/Romeni per la realizzazione di Parchie Eolici, Campi Fotovoltaici, Infrastrutturali e di Building Automation.
Nell’area “Press” del portale della Compagnia delle Opere (CDO) dedicato all’ “Award Sostenibilità” (www.awardsostenibilita.it) potrete visionare una rassegna stampa sull’evento.
(le foto sono state realizzate da “Artenergy Publishing srl)
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