mercoledì 31 ottobre 2018

FINANZIARE L'INNOVAZIONE E LA RICERCA


Il Credito d'Imposta, presente tra gli incentivi italiani dal 2007, è correntemente utilizzato in numerosi paesi europei per finanziare la ricerca, come per l'Irlanda e la Germania. Uno strumento che riduce notevolmente i costi burocratici delle Pubbliche Amministrazioni, che in Italia erodono dal 23 al 73% dei fondi disponibili.
Nelle PMI Italiane, la ridotta lungimiranza, l'assenza di consulenti dell'innovazione (Innovation Manager), nonchè di Business Analyst, coniugata alla ridotta apertura delle Università a progetti di dimensione ridotta, impedisce l'indispensabile innovazione. Un compito a cui le Università impegnate con il Laboratorio della Sostenibilità hanno colto pianificando una specifica formazione queste ed altre figure, che lo stesso decreto finanzia nella formazione e nell'assunzione.

Le organizzazioni strutturate, delle Grandi Imprese, hanno valorizzato pienamente lo strumento del Credito d'Imposta in Innovazione e Ricerca, in quanto le attività richieste per la fruizione sono svolte correntemente, richiedendo, ed ottenendo, l'incremento del massimale annuo dai 5 milioni agli attuali 20 milioni.

Le PMI, che costituiscono il 99% del sistema economico italiano, necessitano di un supporto per la loro crescita per cogliere le opportunità disponibili, non necessitando di ulteriori strumenti. In particolare lo strumento del Credito d'Imposta Innovazione e Ricerca, avviato nel 2015, permette, con la corretta conduzione, di sviluppare un percorso d'innovazione concreto, senza la necessità di partecipare a bandi, dalla ridottissime probabilità, ma con la certezza di disporre dei fondi, in quanto non ancora versati allo stato.



Gli Innovation Manager, i Business Analyst e gli Imprenditori devono lavorare nello sviluppo di un progetto, correttamente proporzionato alle reali capacità ed opportunità, in cui l'innovazione deve divenire il mezzo.

Raramente le PMI dispongono al loro interno delle figure necessarie ad affiancare l'imprenditore nella conduzione di processi complessi, come l'Innovazione, che per le aziende strutturate sono visti come semplici opportunità. Un importante ruolo lo possono rivestire i Commercialisti, i consulenti ICT, le Associazioni di Categoria, i consulenti di Finanza Agevolata, tutti attori che dovrebbero porsi l'obbiettivo di far crescere il proprio cliente/associato, in quanto fonte di lavoro nel tempo, anche supportati dalle attività formative, di cui al sondaggio nell'articolo del 27 settembre 2018.

Se la sopravvivenza, e la crescita, delle Imprese italiane è correlata alla loro Innovazione, ed il Credito d'Imposta Innovazione e Ricerca è lo strumento certo e di immediata attuazione, quali le possibili scelte per un imprenditore:
  • Astenersi dall'Innovare, per cui ogni riflessione sulle ripercussioni non merita ulteriori narrazioni;
  • Utilizzare il Credito d'Imposta per recuperare le risorse investite, internamente ed in commesse Extra Muros (centri ricerca universitari). Attività tipica per le Grandi Imprese;
  • pianificare un progetto d'Innovazione con i propri consulenti, commissionando attività di ricerca e coinvolgendo il proprio staff;
  • integrare il proprio processo d'innovazione in progetti di ricerca in corso, valorizzando i costi sostenuti per attività utili alla ricerca in corso e pianificando un progetto pluriennale in stretta collabolarazione con le Università.
Le due ultime opzioni, con il necessario supporto, possono divenire il volano per lo sviluppo italiano, valorizzando le capacità, ma necessitano che venga debellato il tradizionale individualismo. Il grafico seguente rappresenta la comparazione dei due modelli in un'azienda di piccole dimensioni.




Questa è la chiave di lettura con cui leggo la bozza di modifica prevista dal 2019:
  • riduzione della soglia massima, annuale, dagli attuali 20 milioni a 10 milioni. Un massimale doppio rispetto a quello originario ed irragiungibile dalle PMI italiane, cioè per il 99% delle imprese italiane, che necessitano di questo strumento per innovarsi;
  • necessità di definire, attraverso una concreta progettualità pluriennale, gli obbiettivi, escludendo la possibilità di procedere a parziali ed inorganiche attività d'innovazione, spesso riconducibile all'acquisizione di un solo impianto;
  • riduzione dell'aliquota di recupero dal 50 al 25% delle forniture da parte di aziende, privileggiando, attraverso la conferma del 50% i costi sostenuti dal personale aziendale, o da nuove figure da integrare, e dalle attività fornite da Centri di Ricerca ed Università;
  • agevolazione nell'assunzione di Manager Innovativi, indispensabili per la crescita delle PMI, formati e selezionati dalle Università e dalle società di recruiting dotate di competenze e strumenti innovativi.
Ruolo rilevante deve essere svolto dalle Università, sia per supportare la ricerca che per le attività formative, e di trasferimento culturale, anche in considerazione di quanto dichiarato dal presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim che commenta così il World Development Report 2019: The Changing Nature of Work:La natura del lavoro sta cambiando e lo sta facendo rapidamente. Non sappiamo per quali lavori concorreranno i bambini delle scuole elementari di oggi, perché molti di questi lavori non esistono ancora. La grande sfida è quella di fornire loro le competenze di cui avranno bisogno, indipendentemente dall’aspetto dei lavori futuri”. Impegno pienamente svolto da molte Università, e condiviso dal Laboratorio della Sostenibilità che ha avviato due corsi di Formazione Superiore in Business Analysis e Facility Management e, con le aziende ICT la valutazione di nuovi percorsi formativi, con il loro coinvolgimento, sia nella definizione che nell'erogazione della formazione. Suggerimenti che si stanno raccogliendo, attraverso un sondaggio (https://www.survio.com/survey/d/L0F2I2T5X0S6P9G3N), finalizzato alla costruzione di percorsi formativi realmente corrispondenti alle esigenze nelle aziende ICT e nelle PMI che avviano un processo d'innovazione. COLORO CHE AVRANNO CONTRIBUITO, ATTRAVERSO LA COMPILAZIONE DEL SONDAGGIO, SARANNO INVITATI ALLA DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA' DI FORMAZIONE AVANZATA ED ALLA SELEZIONE DEI DOCENTI.
Ma, di pregevole merito risulta essere anche l'iniziativa avviata dai colleghi Piemontesi, attraverso la Spin System di Bruxelles, per supportare i RICERCATORI universitari, in correlazione con le Imprese, nell'industrializzazione delle ricerche.


Questo lo spirito alla base dei progetti sviluppati dal Laboratorio della Sostenibilità e le Università coinvolte. I progetti predisposti, e sperimentalmente avviati, per le aziende ICT, per le società di RECRUITING, per gli INCUBATORI di PMI e le reti distributive (articolo del 3 settembre 2018), per il Facility nella gestione dei CONDOMINI e le Imprese Edili, per le AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE e la valorizzazione dei beni culturali, attraverso l'innovazione delle Imprese Edili, per le aziende impegnate nell'Alimentazione e nel BENESSERE, per le strutture di Social Housing, sono un valido esempio.



I consulenti, e le società specializzate in finanza agevolata, devono svolgere innanzi tutto il ruolo di Business Analyst, ed aiutare a condurre le aziende verso l'Innovazione, attraverso una corretta Business Analysis e supportare le PMI, con un innovation manager, nella ricerca di progetti ed attività a cui aggregare la PMI.

Sinergie tra l'indirizzo, ed il coordinamento, nazionale e le organizzazioni locali.

Un progetto che può essere correttamente rappresentato da una CLESSIDRA,

con gli ATTORI raggruppati per AREA, della ricerca, dell'integrazione industriale, del coordinamento, del supporto locale e di filiera, all'INNOVAZIONE delle PMI e la realizzazione di opere sociali.
Uno schema in cui ogni ATTORE può ritrovare la sua collocazione, in relazione al RUOLO che vuole, e può, rivestire, in relazione alle capacità.  
  


Sinergie per Innovare l'Italia e gli italiani, che potranno produrre concreto sviluppo ed occupazione.
Sinergie che, come nelle amicizie e nei rapporti sentimentali, devono basarsi su precisi valori: fiducia, rispetto, trasparenza, bilanciamento del dare/avere. L'assenza di uno di essi ne impedirà la nascita ed incrinerà il prosieguo, divenendo l'unico limite allo sviluppo.
Gli strumenti, per soggetti sani, che vogliono "FARE" e non "LAMENTARSI", ci sono tutti, per coloro che avanno il coraggio. Meriti e Demeriti saranno solo degli Italiani.


Laboratorio della Sostenibilità