Il Credito d'Imposta,
presente tra gli incentivi italiani dal 2007, è correntemente
utilizzato in numerosi paesi europei per finanziare la ricerca, come
per l'Irlanda e la Germania. Uno strumento che riduce notevolmente i
costi burocratici delle Pubbliche Amministrazioni, che in Italia
erodono dal 23 al 73% dei fondi disponibili.
Nelle PMI Italiane, la
ridotta lungimiranza, l'assenza di consulenti dell'innovazione
(Innovation Manager), nonchè di Business Analyst, coniugata alla
ridotta apertura delle Università a progetti di dimensione ridotta,
impedisce l'indispensabile innovazione. Un compito a cui le
Università impegnate con il Laboratorio della Sostenibilità hanno
colto pianificando una specifica formazione queste ed altre figure,
che lo stesso decreto finanzia nella formazione e nell'assunzione.
Le organizzazioni
strutturate, delle Grandi Imprese, hanno valorizzato pienamente lo
strumento del Credito d'Imposta in Innovazione e Ricerca, in quanto
le attività richieste per la fruizione sono svolte correntemente,
richiedendo, ed ottenendo, l'incremento del massimale annuo dai 5
milioni agli attuali 20 milioni.
Le PMI, che costituiscono
il 99% del sistema economico italiano, necessitano di un supporto per
la loro crescita per cogliere le opportunità disponibili, non
necessitando di ulteriori strumenti. In particolare lo strumento del
Credito d'Imposta Innovazione e Ricerca, avviato nel 2015, permette,
con la corretta conduzione, di sviluppare un percorso d'innovazione
concreto, senza la necessità di partecipare a bandi, dalla
ridottissime probabilità, ma con la certezza di disporre dei fondi,
in quanto non ancora versati allo stato.
Gli Innovation Manager, i
Business Analyst e gli Imprenditori devono lavorare nello sviluppo di
un progetto, correttamente proporzionato alle reali capacità ed
opportunità, in cui l'innovazione deve divenire il mezzo.
Raramente le PMI
dispongono al loro interno delle figure necessarie ad affiancare
l'imprenditore nella conduzione di processi complessi, come
l'Innovazione, che per le aziende strutturate sono visti come
semplici opportunità. Un importante ruolo lo possono rivestire i
Commercialisti, i consulenti ICT, le Associazioni di Categoria, i
consulenti di Finanza Agevolata, tutti attori che dovrebbero porsi
l'obbiettivo di far crescere il proprio cliente/associato, in quanto
fonte di lavoro nel tempo, anche supportati dalle attività formative, di cui al sondaggio nell'articolo del 27 settembre 2018.
Se la sopravvivenza, e la
crescita, delle Imprese italiane è correlata alla loro Innovazione,
ed il Credito d'Imposta Innovazione e Ricerca è lo strumento certo e
di immediata attuazione, quali le possibili scelte per un
imprenditore:
- Astenersi dall'Innovare, per cui ogni riflessione sulle ripercussioni non merita ulteriori narrazioni;
- Utilizzare il Credito d'Imposta per recuperare le risorse investite, internamente ed in commesse Extra Muros (centri ricerca universitari). Attività tipica per le Grandi Imprese;
- pianificare un progetto d'Innovazione con i propri consulenti, commissionando attività di ricerca e coinvolgendo il proprio staff;
- integrare il proprio processo d'innovazione in progetti di ricerca in corso, valorizzando i costi sostenuti per attività utili alla ricerca in corso e pianificando un progetto pluriennale in stretta collabolarazione con le Università.
Le due ultime opzioni,
con il necessario supporto, possono divenire il volano per lo
sviluppo italiano, valorizzando le capacità, ma necessitano che
venga debellato il tradizionale individualismo. Il grafico seguente
rappresenta la comparazione dei due modelli in un'azienda di piccole
dimensioni.
Questa è la chiave di
lettura con cui leggo la bozza di modifica prevista dal 2019:
- riduzione della soglia massima, annuale, dagli attuali 20 milioni a 10 milioni. Un massimale doppio rispetto a quello originario ed irragiungibile dalle PMI italiane, cioè per il 99% delle imprese italiane, che necessitano di questo strumento per innovarsi;
- necessità di definire, attraverso una concreta progettualità pluriennale, gli obbiettivi, escludendo la possibilità di procedere a parziali ed inorganiche attività d'innovazione, spesso riconducibile all'acquisizione di un solo impianto;
- riduzione dell'aliquota di recupero dal 50 al 25% delle forniture da parte di aziende, privileggiando, attraverso la conferma del 50% i costi sostenuti dal personale aziendale, o da nuove figure da integrare, e dalle attività fornite da Centri di Ricerca ed Università;
- agevolazione nell'assunzione di Manager Innovativi, indispensabili per la crescita delle PMI, formati e selezionati dalle Università e dalle società di recruiting dotate di competenze e strumenti innovativi.
Ruolo rilevante deve
essere svolto dalle Università, sia per supportare la ricerca che
per le attività formative, e di trasferimento culturale, anche in
considerazione di quanto dichiarato dal
presidente della Banca Mondiale Jim
Yong Kim che
commenta così il World Development Report 2019: The Changing Nature
of Work:
“La
natura del lavoro sta cambiando e lo sta facendo rapidamente. Non
sappiamo per quali lavori concorreranno i bambini delle scuole
elementari di oggi, perché molti di questi lavori non esistono
ancora. La grande sfida è quella di fornire loro le competenze di
cui avranno bisogno, indipendentemente dall’aspetto dei lavori
futuri”. Impegno pienamente svolto da molte Università, e
condiviso dal Laboratorio della Sostenibilità che ha avviato due
corsi di Formazione Superiore in Business Analysis e Facility
Management e, con le aziende ICT la valutazione di nuovi percorsi
formativi, con il loro coinvolgimento, sia nella definizione che
nell'erogazione della formazione. Suggerimenti che si stanno
raccogliendo, attraverso un sondaggio
(https://www.survio.com/survey/d/L0F2I2T5X0S6P9G3N),
finalizzato alla costruzione di percorsi formativi realmente
corrispondenti alle esigenze nelle aziende ICT e nelle PMI che
avviano un processo d'innovazione. COLORO CHE AVRANNO CONTRIBUITO, ATTRAVERSO LA COMPILAZIONE DEL SONDAGGIO, SARANNO INVITATI ALLA DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA' DI FORMAZIONE AVANZATA ED ALLA SELEZIONE DEI DOCENTI.
Ma,
di pregevole merito risulta essere anche l'iniziativa avviata dai
colleghi Piemontesi, attraverso la Spin
System di Bruxelles,
per supportare i RICERCATORI universitari, in correlazione con le
Imprese, nell'industrializzazione delle ricerche.
Questo lo spirito alla
base dei progetti sviluppati dal Laboratorio della Sostenibilità e
le Università coinvolte. I progetti predisposti, e sperimentalmente
avviati, per le aziende ICT, per le società di RECRUITING, per gli INCUBATORI di PMI e le reti distributive (articolo del 3 settembre 2018), per il Facility nella
gestione dei CONDOMINI e le Imprese Edili, per le AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE e la valorizzazione dei beni culturali, attraverso
l'innovazione delle Imprese Edili, per le aziende impegnate nell'Alimentazione e nel BENESSERE, per le strutture di Social Housing, sono un valido esempio.
I consulenti, e le
società specializzate in finanza agevolata, devono svolgere innanzi
tutto il ruolo di Business Analyst, ed aiutare a condurre le aziende
verso l'Innovazione, attraverso una corretta Business Analysis e
supportare le PMI, con un innovation manager, nella ricerca di
progetti ed attività a cui aggregare la PMI.
Sinergie tra l'indirizzo, ed il coordinamento, nazionale e le organizzazioni locali.
Un progetto che può essere correttamente
rappresentato da una CLESSIDRA,
con gli ATTORI raggruppati per AREA, della ricerca,
dell'integrazione industriale, del coordinamento, del supporto locale
e di filiera, all'INNOVAZIONE delle PMI e la realizzazione di opere
sociali.
Uno schema in cui ogni ATTORE può ritrovare la sua
collocazione, in relazione al RUOLO che vuole, e può, rivestire, in
relazione alle capacità.
Sinergie per Innovare l'Italia e gli italiani, che potranno produrre concreto sviluppo ed occupazione.
Sinergie
che, come nelle amicizie e nei rapporti sentimentali, devono basarsi
su precisi valori: fiducia, rispetto, trasparenza, bilanciamento del
dare/avere. L'assenza di uno di essi ne impedirà la nascita ed
incrinerà il prosieguo, divenendo l'unico limite allo sviluppo.
Gli
strumenti, per soggetti sani, che vogliono "FARE" e non
"LAMENTARSI", ci sono tutti, per coloro che avanno il
coraggio. Meriti e Demeriti saranno solo degli Italiani.
Laboratorio della
Sostenibilità